Curiosità sui prodotti

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Il Marchio Qualità Trentino è un marchio di qualità con indicazione di origine nato nel 2010 in un’ottica di valorizzazione della qualità dei prodotti trentini attraverso l’uso di un marchio territoriale all’interno del quadro normativo europeo in materia di tutela del consumatore e delle denominazioni di origine.
Burro
La preparazione del burro è uno dei metodi più antichi di conservazione dei grassi del latte: si hanno notizie di burrificazione risalenti al 2000 a.C. e del burro parla Plinio il Vecchio nella sua "Naturalis historia", citandolo come "alimento raffinato dei popoli barbari". Ricordando che il burro è il grasso del latte concentrato , poichè servono circa 23-25 litri di latte per fare un kg di burro , nel corso della storia il suo consumo è stato fattore di distinzione per le famiglie ricche e benestanti da quelle meno abbienti, al contrario consumatori di olio d'oliva. 
Carne salada
C’è chi l'ha definita il carpaccio al femminile, ma non possiamo dimenticare che la carne salada ha anche un'anima calda, soprattutto se tagliata un po' meno sottile e dopo un giro sulla griglia o in padella: pochi grassi, piena bontà.
Carota
Cara carota quanto ci piaci! Sei così buona e scrocchiante che a volte ti sgranocchiamo a mezza mattina, durante una camminata (sei leggera in ogni senso!)  o in biblioteca (ma sul corridoio per non far rumore), qualcuno lo fa pure in treno (che tanto non si fanno briciole) e c'è chi non berrebbe mai una centrifuga senza di te. Però carotina, dentro la torta, una torta come questa, tu lasci il tuo scrocchio per la sofficità, mantenendo inalterato il colore, così come il piacere che il palato ha per te.
Casolet della Val di Sole
La ricerca toponomastica  di quel Sole che dà il nome alla valle, propende più a ricondurlo alla divinità celtica delle acque che all'astro madre del nostro sistema: in ogni caso si tratta di sorgenti vitali, ben rispecchiate nella vallata produttiva, vivace e bellissima.
Cavolo cappuccio
Per mascherare imbarazzi un tempo si raccontava che i bambini crescessero sotto i cavoli. E a pensarci bene è un’immagine poetica, con le foglie tonde e sode che sembrano tante testoline ordinate in fila e dormienti.
Cuor di Fassa
Dal punto di vista geografico, il cuore della Val di Fassa si potrebbe collocare all'altezza di Pozza, alle cui spalle si alza dolcemente la Val San Nicolò, sfondo di molte leggende e regno di reale bellezza per camminate più e meno semplici, al cospetto dei molti tabià, tipiche costruzioni in legno e sasso.
Fontal di Cavalese
Il nome Fontal deriva dalla contrazione delle parole Fontina e Emmental, per alcune caratteristiche in comune e se ne attesta l'uso già negli anni 50; ma questo formaggio più che far pensare alle pin up con i capelli vaporosi, potremmo associarlo alle fonti e all'acqua che ritroviamo nella sua zona di produzione, come la bellissima e scenografica cascata di Cavalese. 
Golden Delicious
The big apple, ovvero New York City,  ha un rapporto di superficie verde per abitante pari a 23,1 metri quadri. La sola città di Trento ne ha 401,5! 
Latte
Questo non è il latte della Lola, ma della Genna e della Franzi, della Gherda e della Flora.
In Trentino il latte munto sopra i 600 metri è 25 milioni di litri.
Luganega del Trentino
Se si facesse un sondaggio chiedendo ai trentini di cantare una canzone che li rappresenti, probabilmente dopo l'inno, qualche canzone di montagna che son proprio nelle nostre corde (vocali), non più sotto del terzo posto arriverebbero, con alta probabilità,"I Canederli". Bambini e grandi, la sanno tutti a memoria, con qualche sfumatura dialettale che la riadatta di valle in valle, la canzone e la ricetta rimangono sostanzialmente invariate e formano una fibra di quel tessuto che si può chiamare identità.
Puzzone di Moena
In ladino il suo nome è Spretz Tzaorì, che significa letteralmente formaggio saporito. Saporito infatti come lo è la sua pasta: l'odore pungente, da qui il nome italiano Puzzone, è  dovuto invece alla crosta che per tradizione viene bagnata regolarmente durante la stagionatura con acqua e sale per renderla inaccessibile a microorganismi indesiderati e favorire al contempo le fermentazioni interne.
Red Delicious
La Red Deliciuos, detta anche Stark, è la classica mela delle fiabe, che se ci aliti sopra e la strofini sulla spalla, diventa luccicante e ti ci puoi specchiare.
Renetta Canada
La Renetta, la cui denominazione completa è Renetta Canada DOP, qui da noi si chiama anche brevemente Canada, come si fa con gli amici di lunga data visto che è infatti una delle varietà più antiche, la cui presenza si attesta fin dal milleseicento.
Salmerino del Trentino IGP
Il salmerino è quello che si dice un tipo elegante: non lo trovate mai fuori posto (cercatelo nelle acque fredde) e nonostante la specie, alpino o di fonte che sia, è sempre ornato di pois dai colori diversi, vividi, che ne ricoprono l'intera livrea. C'è da restare a bocca aperta!
Ehi, poi chiudetela però, che come diceva la maestra, a masticare, la bocca aperta, sta male.
Sedano rapa
Il sedano rapa, palla bitorzoluta, si può scambiare per una patata se lo si vede lesso e dadolato in un piatto, oppure messo al forno, ma il suo profumo e il suo sapore sono inconfondibili. Forse un po' pungente in bocca, per via della presenza di limonene, sedanolide e selinene contenute nel suo olio essenziale, lo è meno se consumato crudo. 
Speck
"- Cosa fa un maiale che cade dalle scale?
- Speck!"
[Dai non trattenetevi, almeno un sorriso!]
Per il marchio di qualità però, il maiale fa speck solo se è italiano, e se il processo di lavorazione parte da un prodotto fresco e non surgelato.
Spressa delle Giudicarie
Spressa deriva da Spress che non è una strana parola inglese o un misterioso acronimo informatico: vuol dire spremuto, e per la precisione spremuto dal grasso, perché dal processo di produzione veniva ricavato il burro.
Trentingrana
Qui in Trentino, al Trentingrana, siamo un po' tutti affezionati. Perché non c'è frigorifero che non ne custodisca un pezzo e sono in molti che lo apprezzano con l'aperitivo, perché stimola le papille gustative, meglio se in scaglie grandi, magari  subito prima di sedersi a grattarne una bella nevicata su un piatto di spaghetti.
Trota del Trentino IGP
Qualcuno di voi potrebbe dire che questa ricetta l'ha già vista fatta col salmone. Quello che non ha potuto vedere però sono tutte le calorie in più che questo portava con sé. La trota, salmonide anche lei, si caratterizza infatti per la carne magra e quella di allevamento soprattutto: contiene fino ad un quarto delle calorie e un terzo dei grassi in meno rispetto al salmone.
Vezzena di Lavarone
Lavarone e i soleggiati altipiani cimbri furono meta cara a Sigmund Freud che qui soggiornò per più di una volta fino al 1923, godendo della profonda tranquillità del luogo. Chissà se il Vezzena, anche chiamato formaggio dell'impero (che si sa, fino al 1918 il Trentino era parte dell'Austria Ungheria) e prodotto fin da tempi antichi, avrà deliziato il palato del padre della psicanalisi supportando le sue riflessioni sul cibo!
Yogurt
La parola yogurt è di origine turca e deriva dal verbo "yogurmak" (da addensare). Si ritiene che lo yogurt venisse prodotto in Turchia già nel VI secolo aC: i pastori dell'Asia centrale erano soliti mettere il latte di capra in contenitori fatti di stomaci animali, per conservarlo mentre erano in viaggio. Parte del latte immagazzinato in queste pelli, con loro sorpresa, divenne denso e aspro. E cosa ben più importante, era ancora commestibile - anche dopo essere stato esposto lungo tempo al sole. La ragione era che lo yogurt ha batteri buoni che fiorivano quando il latte interagiva con le borse "animali".
Affogato di Sabbionara
Sarebbe il caso di dire salute! Salute a voi e a questo formaggio che possiamo gustare dopo la riemersione da un bagno di quasi 20 giorni dentro al vino rosso, l'Enantio Terra dei Forti, che ne caratterizza il sapore e il violaceo colore della crosta.
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