Asparago bianco

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Le prime notizie circa la coltivazione dell’asparago in Trentino riscontrate in bibliografia risalgono ai primi anni dell’Ottocento (1811-1812) allorché, a seguito dell’incorporamento nel 1810 del Trentino nel Regno Italico voluto da Napoleone, furono pubblicate sulla rivista “Annali dell’agricoltura del Regno d’Italia” memorie di autori vari sullo stato dell’agricoltura locale.

In Trentino la coltivazione dell’asparago è diffusa nell’area settentrionale della Val d’Adige, in Vallagarina, nell’Alto Garda e in Valsugana. Senza dubbio fra queste zone, quella più nota, dove le condizioni ambientali e i terreni sabbiosi sono particolarmente adatti, è quella di Zambana. Qui la produzione dell’asparago bianco ha una tradizione plurisecolare e ha raggiunto apprezzati livelli qualitativi.

Tra gli asparagi bianchi trentini, caratterizzati dallo speciale livello di delicatezza, tenerezza e assenza di fibra, quello di Zambana ha ottenuto la DE.CO. (denominazione comunale), in virtù delle particolari condizioni climatiche, del terreno e ai sistemi di coltivazione impiegati in quell’area. L’Asparago di Zambana è anche il primo asparago bianco ad essere inserito fra i prodotti dell’Arca di Slow Food.
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